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tipi di impianti di condizionamento

Ecco un’utile guida per la scelta del condizionatore. Ci sono vari tipi di impianti di condizionamento e la domanda sorge spontanea: Ma come sopravvivevamo senza? Le estati sono sempre più TORRIDE e dotarsi di un condizionatore diventa quasi indispensabile, come del resto l’utilizzo delle zanzariere (leggi qui a riguardo). Ventilatore o condizionatore? Ad aria o ad acqua? A split, a ventilconvettori o canalizzato? Difficile orientarsi senza l’aiuto di un esperto, ma…

ecco in sintesi i pro e i contro dei sistemi per avere fresco più diffusi:

  • il ventilatore occupa il grado zero tra i mezzi che alleviano dalla calura estiva; la sua azione si limita allo spostamento di masse d’aria, ma le correnti che genera aiutano la traspirazione corporea e quindi ci danno sollievo; può essere fisso (per esempio pale a soffitto) o portatile; ha prezzi e consumi ridotti (leggi qui un nostro articolo sui ventilatori);
  • il deumidificatore assorbe umidità dall’aria, quindi non agisce propriamente sulla temperatura dell’ambiente, ma la riduzione dell’umidità fa comunque “percepire” una temperatura minore e l’aria sembra meno “pesante”;
  • il condizionatore portatile non richiede alcuna predisposizione (il bocchettone deve prendere aria dall’esterno) ed è costituito da una sola macchina che, scambiando calore con un fluido refrigerante, raffredda l’aria; è comodo perché può seguirti in ogni stanza, ma è generalmente molto rumoroso: nonostante i modelli più evoluti siano più silenziosi, è da sconsigliare in camera a chi ha il sonno leggero.
  • il condizionatore split system è il più diffuso in ambito domestico, perché l’installazione richiede opere “murarie” minime anche in assenza di predisposizione; più che di “climatizzazione”, in questo caso si può parlare di “termoventilazione”: l’aria viene raffreddata e deumidificata, anche se non si ha un controllo igrometrico completo dell’ambiente; l’unità condensante è esterna (quindi la maggior parte del rumore resta fuori) mentre gli split vanno posizionati all’interno; il raffrescamento della stanza è rapido, ma non omogeneo: tutti abbiamo presente la spiacevole sensazione del getto d’aria fredda quando si passa sotto lo split! Per il fastidioso problema del flusso d’aria diretta, spesso sul collo, c’è una pratica ed economica soluzione, ossia il deflettore dell’aria condizionata: clicca qui per leggere i nostri consigli sulla scelta del deflettore.

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  • l’impianto di condizionamento canalizzato è costituito anch’esso da un’unità condensante esterna e da una macchina interna collegata a veri e propri condotti per la distribuzione dell’aria, nascosti da controsoffittature in cartongesso: nelle stanze saranno visibili solo le griglie di mandata e ripresa dell’aria; un buon impianto è molto silenzioso, quasi invisibile e non si limita al solo raffrescamento, ma implica il controllo di tutti i parametri dell’aria: temperatura, umidità, purezza, diffusione, velocità di movimento e livello sonoro; l’installazione è piuttosto invasiva, ma è assolutamente da consigliare in fase di costruzione o di ristrutturazione.

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Manutenzione del condizionatore

  • Ricordati inoltre che alcune operazioni sono indispensabili al buon funzionamento delle macchine e degli impianti. Se infatti qualche componente non funziona a dovere, rischiamo guasti, sprechi di energia e insalubrità dell’aria.
  • Alla normale manutenzione “meccanica”, vanno aggiunte pulizia e igienizzazione: sia la macchina esterna, che le unità interne vengono a contatto con tutto ciò che l’aria trasporta (polveri e impurità, pollini, etc.), quindi, per azzerare il rischio di proliferazione (e diffusione nell’aria!) di batteri, è consigliabile un intervento all’anno di igienizzazione da parte di personale qualificato; mentre la periodica pulizia dei filtri si può fare anche da soli: si smontano i filtri, si elimina lo sporco con l’aspirapolvere, quindi si passa lo straccio con un prodotto disinfettante (seguire il libretto delle istruzioni).

N.B.: condizionatore e parabola: dove li metto?