Che origine hanno i colori araldici di Verona?
Quando passeggiate per le strade di Verona, avete mai alzato lo sguardo verso le bandiere e gli stemmi e vi siete chiesti: ma perché proprio questi colori? Beh, la risposta ci riporta indietro nel tempo, a un periodo di svolte politiche e di moda medievale non proprio come la intendiamo oggi.
- Lo stemma che oggi rappresenta la città di Verona vanta un design piuttosto snello: una croce gialla in campo azzurro. Ma non è sempre stato così. Nel lontano XIII secolo, la città vide un cambiamento di “management” sotto la guida di Mastino della Scala. Mastino, evidentemente un uomo con un occhio di riguardo per lo stile 😉 (e forse un po’ stanco del vecchio look della città), decise che era tempo di un restyling.
- Con l’appoggio della corporazione delle Arti salì al potere e portò con sé un cambio di tendenza nella “moda araldica veronese“. Il vessillo delle Arti, con quella sua croce gialla che spicca sull’azzurro, divenne il nuovo ufficiale, sostituendo il precedente stemma, forse un po’ troppo serio, con una croce bianca in campo rosso.
Ma perché proprio questi colori?
- Il giallo (oro metallo nobile) rappresentava la ricchezza e la prosperità della città,
- mentre l’azzurro simboleggiava le virtù più elevate come la lealtà, la fiducia, la perseveranza, etc.
Insomma, un mix perfetto per una città che si stava affermando come un centro di potere e cultura. E così, con un colpo di pennello araldico e un po’ di politica medievale, Verona si vestì di nuovi colori, pronta a sfilare attraverso i secoli con un look che, si deve ammettere, le dona ancora oggi. E la prossima volta che vi troverete a Verona, ricordatevi di dare un’occhiata ai colori della città: c’è più storia e moda di quanto si possa pensare in quel giallo e azzurro! Per altre curiosità su Verona: CLICCA QUI